Associazione Sportiva Dilettantistica G.A.I.A. - Viterbo, Via Cassia sud 35/A - email: gaiacammina@gmail.com - gaiacammina@pec.it

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29 marzo 2025 - Terza Tappa - da Capranica a Monterosi

Terza tappa della Via Francigena, con un percorso rivisto rispetto all'itinerario originario. 

Oggi affrontiamo il tratto da Capranica a Sutri, che non avevamo potuto percorrere nella tappa precedente a causa del maltempo, per poi proseguire fino a Monterosi. 

Come sempre, il piacere di ritrovarci e lo spirito di amicizia che ci lega sono talmente forti e radicati che neanche le previsioni di pioggia, attesa proprio nei pressi di Monterosi, riescono a scalfirli. Poco dopo la partenza, ci immergiamo nella straordinaria bellezza della valle attraversata dal fosso Mazzano. La vegetazione ci avvolge completamente, il sentiero si snoda tra alberi imponenti e il suono attutito dei nostri passi sulla terra morbida si mescola al fruscio delle foglie.  L'aria profuma di muschio e legno bagnato, regalando un’atmosfera di quiete e mistero. Il cammino si trasforma presto in un’avventura tra ruscelli limpidi e imponenti rocce ricoperte di muschio. Suggestivi ponti in legno permettono di attraversare il torrente, aggiungendo un tocco pittoresco al percorso. Il bosco offre scorci di selvaggia bellezza, con il sentiero che segue il fluire dell'acqua e angoli di pace assoluta. Gli alberi caduti o spezzati sembrano sculture naturali, e con un po’ di fantasia possiamo scorgere le forme di un cigno o di un cinghiale tra i loro rami contorti. Superata questa profonda immersione nella natura, il paesaggio si apre gradualmente, annunciando l’arrivo a Sutri. Il borgo arroccato si staglia all’orizzonte, con le sue case che sembrano emergere direttamente dalla roccia, creando uno spettacolo unico. Giunti nel cuore del centro storico, facciamo una sosta per apporre sulle nostre credenziali il timbro e ritirare il “Testimonium”, attestato del nostro passaggio nell’antica Sutrium, definita da Livio la "porta d'Etruria". Prima di riprendere il cammino, Sandro, uno dei pellegrini del nostro gruppo, ci offre un graditissimo spuntino con della squisita pizza, un gesto che rinnova il senso di amicizia e condivisione che ci unisce. Lasciamo Sutri e riprendiamo il percorso tra dolci colline, distese coltivate e prati punteggiati da querce solitarie. Cavalli maestosi ci osservano curiosi mentre attraversiamo questi paesaggi di serenità, interrotti solo dal fruscio del vento tra le fronde. Poco prima di giungere a Monterosi, troviamo ad attenderci Luigi, che, giunto sin qui in auto, ci sorprende con una meravigliosa accoglienza: ha apparecchiato un tavolo con dolcetti, cioccolatini e un caffè ancora caldo, un tocco di dolcezza perfetto per concludere il nostro pranzo al sacco. Qui, però, le previsioni si avverano: appena riprendiamo il cammino per percorrere gli ultimi chilometri, la pioggia fa la sua comparsa. Il passo si fa più veloce e in breve raggiungiamo Monterosi. Giusto il tempo di ripararci per apporre il timbro sulle credenziali, ed ecco che il cielo si apre e un tiepido sole ci saluta mentre lasciamo Monterosi, dandoci appuntamento alla prossima tappa.  

note

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