Grotte Santo Stefano - Ferento - 04 febbraio 2024

Un affascinante itinerario attraverso le poco conosciute campagne di Ferento inizia da Grotte Santo Stefano, ora una frazione di Viterbo ma un comune autonomo fino al 1927. Dopo un tratto pianeggiante, lungo il quale è possibile ammirare le magnifiche campagne e i pascoli della zona, si raggiunge il ponte sul torrente Vezza. Attraversandolo, ci si avvicina al monte Piombone. Su un versante di questa collina, durante l'inverno, è possibile osservare alcune grotte, presumibilmente miniere di ferro. Qui, nascosto dalla fitta vegetazione, si intravede un enorme complesso industriale, una vecchia ferriera attiva nel XVII secolo.

Attraversando un terreno di proprietà privata, si procede verso il complesso monumentale di Ferento con il suo magnifico teatro, attualmente gestito dall'associazione Archeotuscia Onlus, che ci guiderà nella visita. Al termine si prosegue passando nuovamente nel terreno della famiglia Vergati per osservare, in mezzo a un campo, la sagoma di un antico anfiteatro. Successivamente, seguendo un piccolo sentiero seminascosto, si raggiungono agevolmente le mura di una diga con una mola.

Poco distante, si attraversa nuovamente il Vezza, in località Grotte Rubina, dove si notano alcune piccole attività sulfuree (presenti in modo più consistente qualche centinaio di metri più a nord) e si arriva in località Poggio dell’Ulivo. Da qui, parte una strada vicinale che riporta direttamente a Grotte.