E011 - Monte Soratte
NOTE TECNICHE
E - difficoltà escursionistica
km. 10 circa la lunghezza del percorso
mt. 450 circa di dislivello
ore 4:00 circa andata e ritorno
Descrizione
La Riserva Naturale del Monte Soratte, nel comune di Sant'Oreste, si espande sotto la cima dell'omonimo Monte Soratte, una cima a cui anche Giacomo Leopardi, nella sua traduzione delle Odi di Orazio, ha dedicato alcuni meravigliosi versi, definendolo “candido di neve rigida”. Questa altura calcarea, per la verità più un massiccio collinare vista la modesta altezza, era però visibile da lontano e dunque era venerato e utilizzato come luogo di devozione da Sabini, Etruschi, Capenati e altri antichi popoli. Tale venerazione si tramandò anche nella religione romana, con il culto di Soranus, il cui centro era appunto il Monte Soratte, monte sacro collocato a nord di Roma, ben visibile per ergersi isolato nel mezzo della campagna in una zona caratterizzata da profonde cavità carsiche e da fenomeni di vulcanismo secondario. Tali fenomeni nell'antichità erano associati a divinità infere come Dite, il dio romano del mondo sotterraneo, col quale spesso Soranus viene confuso. I sacerdoti di Soranus erano chiamati Hirpi Sorani ("Lupi di Soranus").