Cencelle - La Fernesiana - 21 gennaio 2024

 Le “Terre della Farnesiana”, il territorio della “maremma laziale” che abbraccia i comuni di Tarquinia, Allumiere e Tolfa, assoggettate tra i secoli XVI e XVII dalla famiglia Farnese che qui aveva il suo centro di affari. Un’area capace di sorprenderci con le dolci colline e i suoi colori in qualsiasi stagione dell’anno, ricca di storie importanti che vale la pena conoscere.

Il nostro percorso ad anello inizia presso i ruderi dell’antica città di Leopoli-Cencelle, cittadella fortificata, costruita nel 854 da Papa Leone IV, per permettere agli abitanti di Centumcellae (l’odierna Civitavecchia) di sfuggire alla pressione saracena sulle coste e poi abbandonata dopo pochi decenni. Adesso Leopoli (suo originario nome) è popolata solo da asini e cavalli. Proseguendo passeremo per Ripa Maiala, una falesia di 313 metri amata dagli arrampicatori locali, inoltrandoci nel suo bosco di sughere e fantastico punto panoramico da cui osservare, nelle giornate terse, l’Argentario, Giannutri, il Giglio e l’Isola di Montecristo. Passando su comodi sentieri raggiungeremo il Borgo della Farnesiana, nato nel XVI secolo per volere di papa Papa Paolo III Farnese al fine di favorire lo sfruttamento delle miniere di alunite, minerale che veniva estratto per produrre l’allume necessario per la concia delle pelli e per il fissaggio del colore dei tessuti. Intorno al piccolo insediamento nato per le esigenze e il sostentamento dei minatori, alla fine del Cinquecento, vennero costruiti un mulino alimentato dal torrente Campaccio, un forno e una tenuta agricola. Nel 1836, con il passaggio del borgo della Farnesiana al Monte di Pietà di Roma, si decise di costruire un edificio religioso più grande. Fu l’architetto Palazzi nel 1836 a edificare in stile neogotico la chiesa dell’Immacolata Concezione che si può ammirare attualmente.